FARMACI ESSENZIALI E MALATTIE TRASCURATE; UN’ESPERIENZA DIDATTICA SULLA SALUTE GLOBALE

Lo scorso 8 febbraio si è conclusa, presso l’€™Università  di Ferrara, la 9a edizione del corso “€œFarmaci essenziali e malattie trascurate”€. Il corso, dedicato agli studenti di Farmacia ma aperto a chiunque abbia interesse per gli argomenti trattati, consiste in un ciclo di seminari sul tema dell’accesso alle cure da parte delle popolazioni svantaggiate

 FARMACI ESSENZIALI E MALATTIE TRASCURATE

UN’€™ESPERIENZA DIDATTICA SULLA SALUTE GLOBALE

a cura di Anna Siniscalchi*, farmacologa dell’€™Università  di Ferrara

 

Lo scorso 8 febbraio si è conclusa, presso l’€™Università di Ferrara, la 9a edizione del corso “€œFarmaci essenziali e malattie trascurate”€. Il corso, dedicato agli studenti di Farmacia ma aperto a chiunque abbia interesse per gli argomenti trattati, consiste in un ciclo di seminari sul tema dell’€™accesso alle cure da parte delle popolazioni svantaggiate.

Gli obiettivi e la struttura

L’€™idea del corso è nata dalla constatazione dell’€™esigenza dei docenti/ricercatori e degli studenti universitari di non concentrarsi solo sul raggiungimento dei propri obiettivi immediati – il superamento degli esami o le proprie ricerche – ma di aprirsi ad altre esperienze e interessi culturali. Il tema della salute richiede competenze versatili e informazioni trasversali: ai futuri farmacisti, che studiano i farmaci in tutti i loro aspetti, dalla struttura chimica agli effetti biologici, alla formulazione e alle norme che ne regolano la dispensazione, interessano anche gli aspetti sociali, politici ed economici che vi ruotano intorno. In modo simile i futuri medici e operatori sanitari, studiando le diverse patologie e le terapie opportune, sentono la necessità  di occuparsi anche della questione del diritto alla salute.

Il primo obiettivo del corso è di attirare l’attenzione degli studenti sulla questione della non disponibilità  dei farmaci per le popolazioni più povere, far riflettere che non tutti coloro che hanno mal di denti, o un’€™infezione, o l’€™AIDS, possono entrare in una farmacia o in un ambulatorio e uscire con l’€™antidolorifico o l’€™antibiotico o l’€™anti-retrovirale.

Il secondo obiettivo è interrogarsi sull’€™origine di questa diseguaglianza e fornire informazioni documentate, provenienti da diversi approcci culturali, sugli strumenti e i livelli di intervento necessari per azzerarla con grande urgenza.

Oltre a docenti dell’€™Università  di Ferrara e di altre Università , sono stati coinvolti nella realizzazione del corso relatori provenienti da diverse istituzioni e organizzazioni: Istituto superiore di sanità , Croce rossa italiana, Osservatorio italiano sulla salute globale, senza dimenticare l’€™industria farmaceutica. La collaborazione con Medici senza frontiere, impegnati nella loro Campagna per l’€™accesso ai farmaci, è stata preziosa fin dalla prima edizione.

Gli studenti hanno risposto con grande interesse e partecipazione, seguendo il corso in gran numero (oltre 1800 iscritti a partire dall’€™anno accademico 2004-05) e intervenendo spesso alla discussione dei temi trattati.

Per non disperdere il patrimonio di contributi raccolti, è stato pubblicato il volume “€œL’€™accesso ai farmaci nei paesi in via di sviluppo. Approfondimenti interdisciplinari su un’€™emergenza sanitaria”€ (A. Siniscalchi & P. Bergamini Eds., UnifePress, 2010), che si pensa ora di aggiornare e riproporre in una nuova edizione.

L’€™edizione 2013

La prima giornata è stata dedicata agli aspetti giuridico-economici. Serena Forlati, del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università  di Ferrara, ha trattato il tema “€œLa salute come diritto umano”€, tracciando la storia dei diritti umani e del riconoscimento del diritto alla salute, a partire dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla Costituzione dell’€™Organizzazione mondiale della sanità (OMS), alla Dichiarazione di Alma Ata, al Patto delle Nazioni unite per i diritti economici, sociali e culturali, sottolineando tuttavia che i meccanismi di controllo a livello internazionale non sono molto efficaci.

Marika Macchi, del Dipartimento di Scienze dell’€™Economia e dell’€™Impresa dell’€™Università  di Firenze, ha parlato di proprietà  intellettuale, di brevetti e delle recenti opportunità  offerte dai sistemi open source, che potrebbero essere applicati anche ai prodotti farmaceutici.

La seconda giornata è stata dedicata ai temi che danno il titolo al corso: Anna Siniscalchi ha illustrato la lista dei farmaci essenziali dell’€™OMS e le malattie neglette. Si è parlato poi del percorso di ricerca e sviluppo (R&S) del farmaco: dall’€™individuazione del target, alla sua validazione, alla sperimentazione preclinica e clinica, sottolineando gli aspetti etici, nonchè i tempi e i costi legati all’€™intero processo. In particolare, è stata illustrata la ricerca di base volta allo sviluppo di nuovi farmaci per le tripanosomiasi e la leishmaniosi, che Maria Paola Costi svolge al Dipartimento di Scienze della vita dell’€™Università  di Modena e Reggio Emilia.

La terza giornata ha visto l’€™intervento di Medici senza frontiere: Stella Egidi ha illustrato le campagne su cui si concentra attualmente l’€™associazione, dai conflitti alla malnutrizione, dalla lotta all’€™AIDS, malaria e tubercolosi, ai problemi delle formulazioni pediatriche e dell’€™incremento delle malattie croniche. Sara Gaspani ha approfondito il tema delle contraffazioni e dei farmaci substandard, ha trattato di quality assurance e del programma di prequalificazione OMS, sottolineando la necessità  di rafforzare i controlli e le agenzie regolatorie. Donata Rodi, dell’€™Università  di Ferrara, ha posto l’€™accento sul problema delle malattie non trasmissibili, riportando dati epidemiologici sull’€™epilessia, che in molti Paesi non è opportunamente curata, ed è causa di esclusione e stigma.

La quarta giornata è stata dedicata ai vaccini, con l’€™intervento di Laura Pacifici (Croce rossa), che ha esposto le ragioni dell’€™insuccesso della campagna di vaccinazione antipolio in Pakistan e delle violenze che si sono verificate. Flavia Riccardo, dell’€™Istituto superiore di sanità , ha invece discusso del problema dell’€™accesso alle cure e ai servizi sanitari, e in particolare alle vaccinazioni, da parte delle popolazioni migranti in Italia, distinguendo fra popolazione migrante residente, richiedenti asilo, migranti irregolari.  Francesco Nicoli, dottorando in International Health presso la LMU di Monaco di Baviera, ha illustrato la propria esperienza di ricerca clinica svolta in Tanzania, su 96 pazienti HIV+, con lo scopo di correlare il loro status immunologico con i livelli di anticorpi contro Tat.

L’€™ultima giornata ha visto la partecipazione di Nicoletta Dentico (Osservatorio italiano sulla salute globale) e di Mario Ottiglio (International Federation of Pharmaceutical Manufacturers & Associations) che hanno dibattuto su possibili soluzioni atte a rendere accessibili le cure, con un particolare accento sui partenariati pubblico-privati per lo sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici (PDP).

Nicoletta Dentico ha compiuto un breve excursus storico sulle politiche sanitarie, con il passaggio progressivo da un approccio fondato sulle politiche pubbliche ed i piani nazionali degli anni ‘€™60 e ‘€™70, ai processi di privatizzazione degli anni ‘€™80 e ‘€™90, fino all’€™insorgere del “€œfilantro-capitalismo”€ in risposta al fallimento del mercato e delle politiche pubbliche. Si è poi soffermata sulle PDP, sottolineandone il ruolo determinante in termini di  leadership scientifica e di identificazione delle linee di R&D da seguire, senza dimenticare tuttavia la necessità  di coinvolgere direttamente i Paesi endemici e l’€™OMS.

L’€™impegno dell’€™industria farmaceutica sul fronte delle malattie neglette è stato esposto da Mario Ottiglio che, dopo aver ribadito i costi elevati di R&S di nuovi farmaci, ha riportato dati aggiornati sull’€™incremento sia di investimenti in R&S, sia di donazioni da parte dell’€™industria, e sul suo coinvolgimento in numerosi progetti anche di PDP.

La giornata si è conclusa con il contributo diretto degli studenti, che hanno partecipato alla discussione generale sui temi trattati, animata da Umberto Pizzolato, di Medici senza frontiere.

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Anna Siniscalchi, professoressa di Farmacologia all’€™Università  di Ferrara, ha svolto attività  di ricerca nell’€™ambito delle Neuroscienze, documentata da numerose pubblicazioni su riviste internazionali. I suoi studi riguardano  i meccanismi di neurotrasmissione in condizioni fisio-patologiche  e le variazioni indotte da farmaci neuroattivi. Oltre agli insegnamenti di Farmacologia e di Tossicologia, impartiti nella Facoltà  di Farmacia, ha coordinato il Corso “€œFarmaci essenziali e malattie trascurate”€, nel quale sono trattati i temi del diritto alla salute e dell’€™accesso alle cure, con particolare riferimento alle popolazioni economicamente svantaggiate. E’€™ membro dell’€™Osservatorio Italiano sulla salute globale.