Proteggere i Diritti Terrieri delle Comunità Indigene per Salvare il Pianeta

‘Riconoscere i diritti terrieri delle comunità locali e indigene significa rispettare i diritti umani di circa due miliardi e mezzo di persone, e inoltre ridurre i conflitti, combattere il cambiamento climatico e proteggere ed espandere gli importanti,fragili ecosistemi di Madre Terra’

Victoria Tauli-Corpuz,UN Special Rapporteur on the Rights of Indigenous Peoples

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by Daniele Dionisio

Membro, European Parliament Working Group on Innovation, Access to Medicines and Poverty-Related Diseases

Responsabile del Progetto Policies for Equitable Access to Health – PEAH 

Proteggere i Diritti Terrieri delle Comunità Indigene per Salvare il Pianeta

 

Nel marzo 2016 Oxfam, International Land Coalition e Rights and Resources Initiative lanciarono il report  ‘Common Ground: Securing Land Rights and Safeguarding the Earth’ quale richiamo all’azione per la tutela dei diritti terrieri delle comunità locali e indigene. Esigenza quanto mai impellente in un mondo in cui, a dispetto dell’uso proprietario e abituale di oltre il 50% delle terre emerse del pianeta, due miliardi e mezzo di uomini e donne hanno diritti riconosciuti su solo un quinto di esse. I cinque miliardi di ettari rimanenti restano vulnerabili all’accaparramento/sequestro da parte di governi e potenti corporazioni.

Questa enorme disparità è tra le concause della violazione e privazione dei diritti civili e umani, della povertà, e dei focolai di conflitto nelle aree geografiche coinvolte.

Queste realtà stridono di fronte all’ evidenza del ruolo del riconoscimento dei diritti terrieri delle comunità nel preservare le diversità culturali e contrastare la povertà e la fame, l’instabilità politica e i mutamenti climatici, in linea con lo spirito dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Parigi sul clima.

Purtroppo, nonostante alcuni progressi, gli impegni al rispetto dei diritti terrieri delle popolazioni si sono rivelati in genere vuote promesse.  E la realtà corrente insegna che le risorse forestali, idriche, di pascolo e minerarie continuano ad essere oggetto di progetti di investimento e sviluppo implicanti lo spostamento altrove delle comunità locali.

Il numero crescente di persone uccise perché difendevano la loro terra testimonia l’indicibile violenza su quanti si vedono negata ogni partecipazione in decisioni coinvolgenti le loro terre e le loro vite.

In particolare le donne risentono della violazione di questi diritti in termini di ostacolo al conseguimento di un ruolo socialmente paritario con l’uomo. Non è un caso che in Tanzania le donne con diritti sicuri sulla propria terra vantano introiti economici tre volte superiori rispetto a quelle senza; e che in India la certezza del diritto sulla terra ha mostrato una positiva correlazione con la forte riduzione dei casi di violenza domestica.

Fatti certi:

  • In Africa mancano documenti sicuri di proprietà per il 90% dei terreni rurali; di conseguenza le comunità locali sono estremamente vulnerabili alla sottrazione/accaparramento di terre.
  • Sicuri diritti terrieri sono un diritto umano, specialmente per le popolazioni indigene alle quali la legislazione internazionale riconosce il diritto di accesso e controllo sulla propria terra abituale.
  • Sicuri diritti terrieri sono un ‘sine qua non’ per lo sviluppo. Essi consentono l’aumento del reddito e un ventaglio di benefici sociali estesi oltre i confini delle singole comunità. I Paesi tesi all’implementazione dei diritti terrieri hanno positivi ritorni in termini di riduzione della fame e maggiore e più equa crescita economica.
  • L’eguaglianza di genere nella proprietà terriera darebbe maggior potere e influenza alle donne circa i modi, gli esiti e le pratiche di coltivazione. Secondo la FAO una maggiore gestione della terra da parte delle donne si tradurrebbe in maggiori raccolti (circa il 20-30% in più) con riduzione potenziale del 10-20% delle persone denutrite su scala mondiale.
  • Le foreste gestite dalle comunità indigene e locali immagazzinano 37.7 miliardi di tonnellate di carbone – più delle emissioni mondiali 2013 di CO2 da combustione di carburanti fossili e processi industriali.
  • Secondo il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) la pastorizia è ‘one of the most sustainable food systems on the planet […] between two and 10 times more productive per unit of land than the capital-intensive alternatives that have been put forward’.
  • Sicuri diritti terrieri delle comunità locali e indigene sono in grado di prevenire l’estinzione di più di quattromila idiomi.

Raccomandazioni per l’azione

Il report in oggetto conclude con una serie di raccomandazioni, fra le quali:

  • La richiesta ai governi di implementare la UN Declaration on the Rights of Indigenous Peoples, la ILO Convention No. 169, la UN Declaration on Human Rights Defenders, e le UN Voluntary Guidelines on the Responsible Governance of Tenure of Land, Fisheries and Forests. Inoltre, di dichiarare tolleranza zero su ogni accaparramento/sequestro di terre e di includere la protezione dei diritti (soprattutto per popolazioni dipendenti dalle foreste, produttori agricoli di piccola-media scala, pescatori e pastori) quale pilastro per le strategie di sviluppo nazionale comprese quelle correlate al clima, all’agricoltura, alla tutela ambientale, alle fonti energetiche, al turismo, alla crescita economica e al commercio.
  • La richiesta ai Parlamenti di migliorare o introdurre specifiche legislazioni e di allocare adeguati budgets per garantire il diritto alla terra delle comunità indigene e locali.
  • La richiesta alle corporazioni e istituzioni finanziarie internazionali di sviluppare e implementare politiche (e meccanismi di reclamo)per evitare, ridurre, mitigare e sanare ogni impatto diretto e indiretto sulle terre e risorse naturali delle comunità locali e indigene.
  • La richiesta all’UN High Level Political Forum di adottare almeno un indicatore per la misura dei progressi di settore nel contesto dell’Agenda 2030, e di impegnarsi a sostenere i diritti delle comunità locali e indigene nell’ambito dei Sustainable Development Goals.
  • L’invito alle comunità locali e indigene a rafforzare le loro istituzioni e capacità, a sostenere la partecipazione egualitaria delle donne nella difesa della terra e delle risorse, e ad attivare alleanze per contrastare efficacemente le minacce.

 

PER APPROFONDIRE 

Common Ground: Securing Land Rights and Safeguarding the Earth https://www.oxfam.org/sites/www.oxfam.org/files/file_attachments/bp-common-ground-land-rights-020316-en_0.pdf 

The International Land Coalition (ILC) www.landcoalition.org

Oxfam www.oxfam.org

The Rights and Resources Initiative (RRI) www.rightsandresources.org

United Nations: Sustainable Development Goals http://www.un.org/sustainabledevelopment/sustainable-development-goals/

Paris Climate Agreement http://unfccc.int/paris_agreement/items/9485.php

Land grabbing https://www.oxfamamerica.org/take-action/campaign/food-farming-and-hunger/land-grabs/